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La nuova squadra dell'ASD FC Torres Femminile.

A Sassari riparte il calcio femminile: nasce l’ASD FC Torres

Nello scorso mese di settembre la SEF Torres 1903, squadra più titolata d’Italia nel calcio femminile, è stata esclusa dalla Serie A per problemi finanziari, chiudendo in maniera brusca e contestata una storia ricca di successi e trofei, con venticinque anni consecutivi nel massimo campionato conquistato per sette volte (record nazionale, così come le vittorie in Coppa Italia, otto). Il calcio femminile a Sassari però non si è fermato: a fine novembre è stata costituita una nuova società, che si è posta come obiettivo quello di ritornare ai fasti di un tempo peraltro neanche così lontano. L’ASD FC Torres Femminile è stata creata grazie a un gruppo di genitori delle ragazze che avevano preso parte al settore giovanile, e il 26 novembre 2015 la presidente Federica Meledina ha ufficializzato il passaggio in autonomia, fondando la nuova società che punta al ritorno in breve tempo nella massima serie, come spiegato in quest’intervista dove racconta anche le tappe che hanno portato alla rinascita della Torres femminile.

– Com’è nata l’idea di fondare la società?

È nata l’anno scorso, perché la prima squadra della SEF Torres 1903 è fallita e le ragazze che facevano parte del settore giovanile sono rimaste senza la prima squadra. Abbiamo deciso di riprendere da capo: cinque ragazze già presenti nel precedente settore giovanile hanno deciso di proseguire con noi, mentre quelle che vivono a Sassari ora si stanno riavvicinando, perché amano il calcio e non avendo preso accordi con altre società si sono dette disponibili a riprendere l’attività.

– Com’è organizzata la nuova struttura societaria?

Noi siamo un gruppo di genitori, io ero già dirigente nella SEF Torres 1903 sempre per quanto riguarda la parte relativa al calcio femminile. Assieme ai genitori delle ragazze del settore giovanile abbiamo deciso di fondare la nuova società in autonomia e siamo parte integrante del direttivo. L’allenatore è Alessandro Bartoli.

– Cos’è rimasto della vecchia Torres femminile?

Al momento della costituzione della nuova società abbiamo contattato i vecchi dirigenti, alcuni hanno aderito al progetto altri meno. L’unica cosa che è rimasta della vecchia Torres femminile nell’ASD FC Torres è la presenza di cinque ragazze che nella passata stagione avevano già esordito in prima squadra. Chiederemo di acquisire il titolo sportivo perché i venticinque anni consecutivi in Serie A e i trofei conseguiti dalla vecchia società non possono essere buttati via.

– Lei lavorava già nel mondo del calcio?

Sì, ho fatto per un anno il dirigente accompagnatore del settore giovanile sempre nella SEF Torres 1903, nella scorsa stagione. Adesso con la nuova società ricopro il ruolo di presidente.

– Avete già preso parte ad alcuni tornei o pensate di farlo a breve?

Ancora non abbiamo giocato gare ufficiali, solamente un’amichevole di presentazione. Speriamo di iniziare a breve con i tornei e se la FIGC riuscirà a istituire il campionato di Serie C trovando altre squadre di calcio femminile ci iscriveremo in modo da riiniziare da capo il nostro percorso calcistico.

– Come ritiene si possa far conoscere meglio il calcio femminile in Sardegna?

Con la promozione all’interno del territorio. La cosa importante è portare le ragazze ovunque nella regione e far vedere che esistiamo. Bisogna far vedere che il calcio femminile è diverso da quello maschile, in particolare fare in modo di togliere il tabù che c’è su questa disciplina. È fondamentale capire che il calcio femminile ha dei valori propri rispetto a quello maschile.

– Quali sono i prossimi progetti della società?

Il nostro prossimo progetto è quello di far partecipare le ragazze al campionato, pian piano l’obiettivo principale è riportare in alto la Torres, una squadra che non solo i sassaresi ma anche tutti i sardi meritano di avere.

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