#CRS, il notiziario del CR Sardegna in 280 secondi tra verdetti e scenari futuri in fase 2 dell’emergenza Covid19
- Posted by antolai
- On 15 Maggio 2020
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La ripresa del calcio dopo il coronavirus? sembrerebbe un vero miraggio. Eppure qualche piccolo passo si sta facendo proprio in queste ore. L’atteso vertice tra il cts della protezione civile e la figc è durato un’ora e mezza, al centro dell’attenzione i protocolli di ripresa degli allenamenti di gruppo e del campionato di Serie A. Una riunione conclusa senza verdetto. E mentre ripartono gli allenamenti individuali per tanti club di serie A nei rispettivi centri sportivi e ci si interroga su quali possano essere le misure più valide che possano portare a una ripartenza in sicurezza e su come si possa affrontare una eventuale “positività in corsa”, anche la LND si interroga sul suo futuro.
Poco prima della riunione, in Commissione cultura, alla Camera, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora si è anche soffermato sulle realtà dilettantistiche: “Non sarà possibile applicare lo stesso protocollo di Serie A e Serie B ad associazioni minori e dilettantistiche – ha spiegato, annunciando che per queste ultime il protocollo sarà diverso. Nel prossimo decreto ha inoltre detto che ci sarà un fondo a disposizione delle società dilettantistiche. “Nel Dpcm in vigore dal 18 maggio il mio auspicio è che in quel decreto possa esserci la data certa per la riapertura dei centri sportivi ancora chiusi”. Un timido segnale raccolto da parte del presidente della Lnd Cosimo Sibilia, che a margine dell’intervento di Spadafora alla camera ha replicato: “Non ci sono ancora riscontri concreti, ma vi è di sicuro un’ulteriore conferma che le nostre istanze sono state recepite dal Governo per consentire l’attuazione di provvedimenti straordinari in favore dello sport di base, e quindi anche del calcio dilettantistico. La conferma di questa volontà costituisce anche una risposta a chi ha continuamente invocato, con vari mezzi e formule magiche, quella chiusura immediata che avrebbe privato la LND della capacità di interloquire restando protagonista nel dibattito. Un confronto al quale abbiamo sempre partecipato con grande civiltà, coerenza e con un fattivo contributo di idee”.
“Ho sempre detto che c’era la speranza di concludere i campionati, senza nascondere le difficoltà. Il tempo sta passando inesorabilmente e credo sia quasi impossibile riprendere per i Dilettanti. La situazione in Sardegna? Sono convinto che il comitato guidato da Cadoni riuscirà a trovare delle soluzioni per il calcio regionale. – ha ribadito il presidente della Lnd Cosimo Sibilia – La LND farà la sua parte, l’attenzione ai territori è sempre massima. Mi auguro che non ci siano una valanga di ricorsi, gli stessi che ci chiedevano di concludere la stagione ora minacciano azioni nei tribunali e propongono alchimie strane per la conclusione della stagione o per la ripartenza. La crisi socio-economica del Paese si ripercuoterà anche nel nostro settore dove le piccole realtà sostenevano la squadra. Aiuti dal Governo? Spadafora ha confermato fondi per 400 milioni, visti i nostri numeri importanti penso che sia destinata una buona fetta a noi”